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Il terreno più adatto per la coltivazione del pomodoro: il pomodoro può essere coltivato in ogni tipo di suolo preferendo quelli ricchi di sostanza organica, irrigui, neutri, drenanti e a medio impasto nei quali si avranno i risultati migliori.

Concimazione di base: apportare almeno 20 giorni prima del trapianto e incorporare nel terreno del concime organico (letame fermentato maturo, compost) e/o concimi minerali a lenta cessione con azoto, fosforo e potassio in rapporto equilibrato.

Esigenze climatiche: adattabile a condizioni di clima molto variabile preferendo quello temperato-caldo. Nel periodo invernale si alleva in serra. Temperature sotto i 5°C compromettono la crescita.

Come effettuare il trapianto: va fatto nelle ore più fresche della giornata (mattina presto o tardo pomeriggio). Umettare bene la zolletta prima dell'impianto al suolo e irrigare leggermente il terreno per facilitare l'attecchimento.

Interrare solo la zolletta.

A quale distanza trapiantare le piantine di pomodoro: sulla fila, ossia tra una pianta e l'altra, lasciare 35-40 cm; tra le file lasciare 70-80 cm per il transito.

COLTIVAZIONE

LE CURE COLTURALI: eliminare costantemente le erbe spontanee in prossimità delle piante coltivate. Per evitare la comparsa delle infestanti risulta efficace l'utilizzo della pacciamatura con film plastico nero o strati di paglia.

Per le varietà a crescita indeterminata, molto vigorose, predisporre i sostegni per l'impalatura (spago o tutori) ai quali la pianta viene gradualmente legata durante la crescita; in tal modo le piante saranno meglio esposte al sole e si ridurrà pure il rischio di malattie funginee per contatto con il terreno. Altra pratica da effettuare per queste varietà indeterminate è la scacchiatura o sfemminellatura con eliminazione dei germogli ascellari per avere una produzione più abbondante ed uniforme. Su questa tipologia di piante, volendo, si può effettuare la cimatura dell’apice dopo il 4-5° palco fiorale per ridurre l’altezza e anticipare la maturazione.

LE IRRIGAZIONI: si consiglia, per una migliore gestione e un risparmio idrico, l'impianto a goccia con manichetta forata magari gestito da un elettrovalvola temporizzata da collegare al rubinetto. Questo sistema consente di annaffiare a intervalli regolari e non bagna la vegetazione riducendo le problematiche fitosanitarie. Evitare squilibri idrici. Innaffiare nelle ore più fresche preferibilmente al mattino.

LE CONCIMAZIONI DI COPERTURA: ogni 7-10 giorni nutrire la pianta con concimi minerali equilibrati contenenti azoto, fosforo, potassio, ferro e magnesio più microelementi o con prodotti naturali stimolanti (sangue bovino, alghe, ecc.). Nella fase di ingrossamento e maturazione dei frutti preferire un rapporto con più alto titolo di potassio

LE CONSOCIAZIONI: favorevole è la coltivazione mista con sedano, prezzemolo, spinaci, cavoli, lattughe, cicorie, rape, porri, aglio e fagiolini.

GLI AVVICENDAMENTI: è bene che il pomodoro non ritorni sullo stesso terreno per almeno 3-4 anni per evitare la proliferazione dei parassiti. Da evitare la sua coltivazione dopo melanzana, peperone, patata

LA RACCOLTA: per i pomodori da conserva coincide con la completa maturazione rossa della bacca; per quelli da mensa con la colorazione verde-rosata. Dal trapianto occorrono circa 60-80 giorni per iniziare la raccolta. Ogni pianta produce in un ciclo colturale da 2 a 5 kg di bacche in pieno campo e da 4 a 8 kg in serra.

LE FISIOPATIE: marciume apicale del frutto dovuto a squilibri idrici e carenza di calcio, spaccatura dei frutti in seguito a irrigazioni abbondanti dopo un periodo secco, asfissia radicale per ristagni idrici. Temperature superiori ai 32°C portano ad un ridotto sviluppo vegetativo e a decolorazioni, scarsa allegagione e ustioni delle bacche.

Lotta biologica: per combattere i parassiti in modo ecologico è consigliabile effettuare irrorazioni fogliari con prodotti naturali quali: oli vegetali, sapone potassico, estratti di ortica, aglio, ecc.

Glossario

  • È la zona compresa tra la base del peduncolo fogliare e il ramo (o fusto erbaceo) su cui lo stesso è inserito. Si parla comunemente di fiori e di gemme ascellari riferendosi a quelli che spuntano in tale zona.

  • Grossa gemma sotterranea con fusto breve circondato da foglie

  • Intervento di taglio (potatura) sulla vegetazione tenera; si esegue staccando la cima di un getto

  • Operazione con cui, dopo il germogliamento, si riduce per selezione il numero delle piantine coltivate; si garantisce così un ambiente di crescita più idoneo a quelle rimaste. Il diradamento oltre che sui germogli può essere eseguito anche su gemme, fiori o frutti

  • Germe di pianticella presente all'interno del seme.

  • Germoglio erbaceo che si sviluppa all'ascella delle foglie nelle piante erbacee e sulle branche di quelle arboree, normalmente in piante molto vigorose o geneticamente predisposte. Nel corso della coltivazione sono da considerarsi germogli inutili in quanto sottraggono nutrimento alle parti produttiva della pianta. L'operazione di rimozione di questi germogli prende il nome di "sfemminellatura" o "scacchiatura'.

  • Aspetto a chiazze decolorate tipico delle foglie di piante colpite da determinate virosi

  • Copertura della superficie del terreno con materiali che ostacolano la crescita delle erbe infestanti. Nell'orto il materiale migliore è sicuramente la paglia (a volte viene utilizzata anche la carta). È possibile usare anche telo o film plastico nero, praticando dei fori in corrispondenza delle piantine. In estate questo materiale surriscalda molto il terreno (solarizzazione), svolgendo anche un ruolo di disinfestazione dagli inset­ti terricoli. Ma attenzione: alcune piante sono sensibili al terreno troppo caldo e appassiscono velocemente.

  • Lavorazione del terreno con la quale si mira in genere a eliminare le erbe infestanti, a smuovere la "crosta" superficiale del suolo e ad aumentare la terra intorno alla base del fusto delle piante coltivate.

  • Eliminazione del polloni per evitare un'eccessivo dispendio energetico alla pianta

  • lnfezioni, in genere molto pericolose, provocate da entità submicroscopiche che penetrano nelle piante attraverso punture d'insetto (afidi), di nematodi o per ferite causate nel corso delle lavorazioni colturali. Si manifestano con caratteristiche aree scolorite (mosaico) ma anche con altre sintomatologie come avvizzimenti, apici ricurvi ecc. La lotta si basa soprattutto sulla soppressione dei parassiti vettori e sulla prevenzione (uso di attrezzi da lavoro puliti, di piantine sane o resistenti).

Questa guida si applica ai seguenti prodotti

Pomodoro Belmonte

Belmonte

Pomodoro giagante

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Il Belmonte è una particolare tipologia di pomodoro con pianta a crescita indeterminata e vigorosa. I frutti si presentano tondi…

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Pomodoro costoluto Marmande super precoce

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Pomodoro Rosa Sorrento

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Pianta sana, rustica e robusta, vigorosa, con un portamento arieggiato e internodi medio-corti. Frutto di grossa pezzatura costoluto…

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Pomodoro sardo

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Varietà di pomodoro di tipologia camone. Coltivata per la maggior parte nella zona della Sardegna. Pianta a crescita indeterminata.…

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Pomodoro ovale appuntito del peso di 20-25 gr zebrato. Ottimo sapore, ricchissimo di licopene (super antiossidante). Grappoli regolari…

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Pomodoro nero

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Il pomodoro nero è un innovativo ibrido ad alto contenuto di licopene .Pianta mediamente vigorosa ad internodi corti ,con fogliame…

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