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Pomodoro piccadilly marrone Maronyto
Pomodori da impalare (crescita indeterminata)

MARONYTO

Pomodoro piccadilly marrone

Novità

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  • Top Quality
    Le nostre piantine sono il top di gamma: qualità superiore grazie ad un processo produttivo esclusivo
  • Pro
    Varietà utilizzate dai professionisti per l’alta produttività, la tolleranza alle malattie e una buona tenuta del frutto dopo la raccolta
  • Tollerante virosi
    Questo simbolo identifica le varietà che riescono a produrre anche in luoghi altamente infestati da insetti vettori portatori di virus vegetali. La pianta può contrarre la malattia senza però manifestare sintomi evidenti e riuscendo a portare a buon fine la produzione. Non sono OGM.
  • Rampicante
    Richiede l’uso di sostegni (canne, spago, ecc.); pianta a crescita indeterminata
  • Raccolta
    60-90
  • Peso
    25
  • Impianto
    Fra le file 70-80
    Sulla fila 35-45
  • Esposizione
    Soleggiata

Maronyto Piccadilly Marrore – Il gusto che non ti aspetti, la bellezza che conquista.

Scopri Piccadilly Marrore Maronyto,  indeterminato che rivoluziona il pomodoro da orto: frutti dal colore marrone intenso e brillante, unici nel loro genere, dal peso tra i 20 e i 25 grammi. Ogni bacca è un concentrato di dolcezza, con un profilo aromatico fruttato e persistente che conquista al primo morso.

La pianta, vigorosa e compatta con internodi corti, produce infiorescenze eleganti a spina di pesce, perfette per una produzione abbondante e regolare. I frutti sono resistenti alle spaccature e mantengono intatta la loro bellezza e bontà anche dopo la raccolta.

Resistenze elevate a TOMV, Fusarium 0 e 1, Verticillium, Pseudomonas e tolleranza a virus e parassiti comuni come TYLCV, nematodi e oidio rendono Maronyto la scelta ideale per l’orto di ogni appassionato.

♦ Perfetto per chi cerca qualcosa di nuovo, bello da vedere, buonissimo da gustare e facile da coltivare. Provalo nel tuo orto: non potrai più farne a meno!

Scheda Tecnica

  • Punti di forza
    1- Colore unico e distintivo 2 - Gusto superiore, perfetto per la vendita diretta o mercati gourmet 3- Pianta compatta ma produttiva 4-Elevata tolleranza a stress biotici 5- Ottima conservabilità post-raccolta
  • Resistenze genetiche
    HR (Alta resistenza):

    ToMV – Virus del mosaico del pomodoro

    FOL 0,1 – Fusarium oxysporum f. sp. lycopersici (razze 0 e 1)

    Va/Vd – Verticillium albo-atrum / Verticillium dahliae

    Pf A-E – Pseudomonas fluorescens (razze A-E)

    IR (Resistenza intermedia):

    TYLCV – Virus dell’ingiallimento arricciato del pomodoro

    Ma/Mi/Mj – Nematodi galligeni (Meloidogyne spp.)

    On – Oidio (Oidium neolycopersici)

    TSWV – Virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro
  • Destinazione d’uso in cucina
    Consumo fresco, ideale per il mercato amatoriale e gourmet
  • Pianta:
    Vigorosa, con internodo corto. Ottimo equilibrio tra sviluppo vegetativo e produttività
  • Infiorescenza
    Distesa, regolare a spina di pesce
  • Resistenza alla spaccatura
    Alta
  • Gusto
    Molto dolce, con aroma fruttato intenso
  • Forma frutto
    Ovaleggiante regolare
  • Peso medio frutto
    20–25 g
  • Colore buccia
    Marrone intenso, brillante - Cumato
  • Crescita
    Indeterminata
  • Tipologia
    Piccadilly - Plum

Indicazioni per la coltivazione

IL TERRENO: il pomodoro può essere coltivato in ogni tipo di suolo preferendo quelli ricchi di sostanza organica, irrigui, neutri, drenanti e a medio impasto (morbido e soffice al tatto) nei quali si avranno i risultati migliori.

LA CONCIMAZIONE DI BASE: apportare almeno 20 giorni prima del trapianto e incorporare nel terreno del concime organico (letame fermentato maturo, compost) e/o concimi minerali a lenta cessione con azoto, fosforo e potassio in rapporto equilibrato.

LE ESIGENZE CLIMATICHE: adattabile a condizioni di clima molto variabile preferendo quello temperato-caldo. Nel periodo invernale si alleva in serra. Temperature sotto i 5°C compromettono la crescita. 

TRAPIANTO: da effettuarsi nelle ore più fresche della giornata (mattina presto o tardo pomeriggio). Umettare bene la zolletta prima dell’impianto al suolo e irrigare leggermente il terreno per facilitare l’attecchimento. Interrare solo la zolletta.

LA DISTANZA: sulla fila, ossia tra una pianta e l’altra, lasciare 35-45 cm; tra le file lasciare 70-80 cm per il transito.

COLTIVAZIONE LE CURE COLTURALI: eliminare costantemente le erbe spontanee in prossimità delle piante coltivate. Per evitare la comparsa delle infestanti risulta efficace l’utilizzo della pacciamatura con film plastico nero sotto e bianco sopra o strati di paglia. Per le varietà a crescita indeterminata, molto vigorose, predisporre i sostegni per l’impalatura (spago o tutori) ai quali la pianta viene gradualmente legata durante la crescita; in tal modo le piante saranno meglio esposte al sole e si ridurrà pure il rischio di malattie funginee per contatto con il terreno. Altra pratica da effettuare per queste varietà indeterminate è la scacchiatura o sfemminellatura con eliminazione dei germogli ascellari per avere una produzione più abbondante ed uniforme. Su questa tipologia di piante, volendo, si può effettuare la cimatura dell’apice dopo il 4-5° palco fiorale per ridurre l’altezza e anticipare la maturazione.

LE IRRIGAZIONI: si consiglia, per una migliore gestione e un risparmio idrico, l’impianto a goccia con manichetta forata magari gestito da un elettrovalvola temporizzata da collegare al rubinetto. Questo sistema consente di annaffiare a intervalli regolari e non bagna la vegetazione riducendo le problematiche fitosanitarie. Evitare squilibri idrici. Innaffiare nelle ore più fresche preferibilmente al mattino.

LE CONCIMAZIONI DI COPERTURA: ogni 7-10 giorni nutrire la pianta con concimi minerali equilibrati contenenti azoto, fosforo, potassio, ferro, magnesio, microelementi e calcio (quest’ultimo va apportato da solo) o con prodotti naturali stimolanti (sangue bovino, alghe, ecc.). Nella fase di ingrossamento e maturazione dei frutti preferire un rapporto con più alto titolo di potassio.

LE CONSOCIAZIONI: favorevole è la coltivazione mista con sedano, prezzemolo, spinaci, cavoli, lattughe, cicorie, rape, porri, aglio e fagiolini.

GLI AVVICENDAMENTI: è bene che il pomodoro non ritorni sullo stesso terreno per almeno 3-4 anni per evitare la proliferazione dei parassiti. Da evitare la sua coltivazione dopo melanzana, peperone, patata. Per cicli continui sullo stesso terreno si possono utilizzare piante innestate (più resistenti ai parassiti del terreno).

LA RACCOLTA: per i pomodori da conserva coincide con la completa maturazione rossa dei frutti; per quelli per insalata con la colorazione verderosata. Dal trapianto occorrono circa 60-80 giorni per iniziare la raccolta. Ogni pianta produce in un ciclo colturale da 2 a 5 kg di frutti in pieno campo e da 4 a 8 kg in serra.

LE FISIOPATIE: marciume apicale del frutto dovuto a squilibri idrici e carenza di calcio, spaccatura dei frutti in seguito a irrigazioni abbondanti dopo un periodo secco, asfissia radicale per ristagni idrici. Temperature elevate superiori ai 32°C portano ad un ridotto sviluppo vegetativo e a decolorazioni, scarsa allegagione e ustioni delle bacche.

LOTTA BIOLOGICA: per combattere i parassiti in modo ecologico è consigliabile effettuare irrorazioni fogliari con prodotti naturali quali: oli vegetali, sapone potassico, estratti di ortica, aglio, propoli , ecc

MALATTIE: Per informazioni e cure delle malattie del pomodoro cliccare qui

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