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Pomodoro Piennolo del Vesuvio
Pomodori da impalare (crescita indeterminata)

Piennolo del Vesuvio

Pomodoro plum

Speciale Campania

Disponibile anche innestata

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  • Top Quality
    Le nostre piantine sono il top di gamma: qualità superiore grazie ad un processo produttivo esclusivo
  • Innestata
    Pianta innestata, più resistente alle malattie del terreno
  • Rampicante
    Richiede l’uso di sostegni (canne, spago, ecc.); pianta a crescita indeterminata
  • Raccolta
    60-90 gg
  • Peso
    20-30 gr.
  • Esposizione
    Soleggiata

Il Pomodoro Piennolo Del Vesuvio (Tomato Piennolo of Vesuvius) è una pianta mediamente precoce, molto produttiva e con una buona copertura fogliare. Il frutto è piccolo, di forma ovale con una piccola punta sotto chiamata anche umbone, a maturazione si presenta di colore rosso intenso e dal peso di 20-30 gr.

Si conserva per lungo tempo, tradizionalmente vengono legati più grappoli su un filo di canapa e sospesi a pendolo per l'appunto in luoghi asciutti e ventilati mantenendo un sapore eccellente ed una straordinaria consistenza.

Esposizione e distanze di trapianto tra le file 80-100 cm e sulla fila 35-40 cm. La raccolta si prevede dopo 90-120 giorni dal trapianto.

Scheda Tecnica

  • Tipologia
    plum da appendere
  • Crescita
    Indeterminata
  • Forma frutti
    ovali con piccola punta, chiamata umbone
  • Peso medio frutto
    20-30 gr
  • Colore alla raccolta
    Rosso vivo
  • Uso in cucina
    per salse e conserve

Indicazioni per la coltivazione

IL TERRENO: il pomodoro può essere coltivato in ogni tipo di suolo preferendo quelli ricchi di sostanza organica, irrigui, neutri, drenanti e a medio impasto (morbido e soffice al tatto) nei quali si avranno i risultati migliori.

LA CONCIMAZIONE DI BASE: apportare almeno 20 giorni prima del trapianto e incorporare nel terreno del concime organico (letame fermentato maturo, compost) e/o concimi minerali a lenta cessione con azoto, fosforo e potassio in rapporto equilibrato.

LE ESIGENZE CLIMATICHE: adattabile a condizioni di clima molto variabile preferendo quello temperato-caldo. Nel periodo invernale si alleva in serra. Temperature sotto i 5°C compromettono la crescita. IL

TRAPIANTO: da effettuarsi nelle ore più fresche della giornata (mattina presto o tardo pomeriggio). Umettare bene la zolletta prima dell’impianto al suolo e irrigare leggermente il terreno per facilitare l’attecchimento. Interrare solo la zolletta.

LA DISTANZA: sulla fila, ossia tra una pianta e l’altra, lasciare 35-45 cm; tra le file lasciare 70-80 cm per il transito.

COLTIVAZIONE LE CURE COLTURALI: eliminare costantemente le erbe spontanee in prossimità delle piante coltivate. Per evitare la comparsa delle infestanti risulta efficace l’utilizzo della pacciamatura con film plastico nero sotto e bianco sopra o strati di paglia. Per le varietà a crescita indeterminata, molto vigorose, predisporre i sostegni per l’impalatura (spago o tutori) ai quali la pianta viene gradualmente legata durante la crescita; in tal modo le piante saranno meglio esposte al sole e si ridurrà pure il rischio di malattie funginee per contatto con il terreno. Altra pratica da effettuare per queste varietà indeterminate è la scacchiatura o sfemminellatura con eliminazione dei germogli ascellari per avere una produzione più abbondante ed uniforme. Su questa tipologia di piante, volendo, si può effettuare la cimatura dell’apice dopo il 4-5° palco fiorale per ridurre l’altezza e anticipare la maturazione.

LE IRRIGAZIONI: si consiglia, per una migliore gestione e un risparmio idrico, l’impianto a goccia con manichetta forata magari gestito da un elettrovalvola temporizzata da collegare al rubinetto. Questo sistema consente di annaffiare a intervalli regolari e non bagna la vegetazione riducendo le problematiche fitosanitarie. Evitare squilibri idrici. Innaffiare nelle ore più fresche preferibilmente al mattino.

LE CONCIMAZIONI DI COPERTURA: ogni 7-10 giorni nutrire la pianta con concimi minerali equilibrati contenenti azoto, fosforo, potassio, ferro, magnesio, microelementi e calcio (quest’ultimo va apportato da solo) o con prodotti naturali stimolanti (sangue bovino, alghe, ecc.). Nella fase di ingrossamento e maturazione dei frutti preferire un rapporto con più alto titolo di potassio.

LE CONSOCIAZIONI: favorevole è la coltivazione mista con sedano, prezzemolo, spinaci, cavoli, lattughe, cicorie, rape, porri, aglio e fagiolini.

GLI AVVICENDAMENTI: è bene che il pomodoro non ritorni sullo stesso terreno per almeno 3-4 anni per evitare la proliferazione dei parassiti. Da evitare la sua coltivazione dopo melanzana, peperone, patata. Per cicli continui sullo stesso terreno si possono utilizzare piante innestate (più resistenti ai parassiti del terreno).

LA RACCOLTA: per i pomodori da conserva coincide con la completa maturazione rossa dei frutti; per quelli per insalata con la colorazione verderosata. Dal trapianto occorrono circa 60-80 giorni per iniziare la raccolta. Ogni pianta produce in un ciclo colturale da 2 a 5 kg di frutti in pieno campo e da 4 a 8 kg in serra.

LE FISIOPATIE: marciume apicale del frutto dovuto a squilibri idrici e carenza di calcio, spaccatura dei frutti in seguito a irrigazioni abbondanti dopo un periodo secco, asfissia radicale per ristagni idrici. Temperature elevate superiori ai 32°C portano ad un ridotto sviluppo vegetativo e a decolorazioni, scarsa allegagione e ustioni delle bacche.

LOTTA BIOLOGICA: per combattere i parassiti in modo ecologico è consigliabile effettuare irrorazioni fogliari con prodotti naturali quali: oli vegetali, sapone potassico, estratti di ortica, aglio, propoli , ecc

MALATTIE: Per informazioni e cure delle malattie del pomodoro cliccare qui

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