Come coltivare gli ortaggi
Da migliaia di anni l’uomo ha raccolto e selezionato molte piante da destinare alla propria alimentazione e le ha allevate in maniera sapiente ottenendo, con il passare del tempo, vegetali con caratteristiche qualitative sempre migliori. Oggi, grazie alla continua selezione effettuata da ditte specializzate nel settore, Il Giardino delle Meraviglie offre ciò che di meglio c’è nel mercato per soddisfare le esigenze dei singoli allevatori di piante siano essi dei professionisti o semplicemente degli hobbisti.
La buona riuscita di un orto è influenzata da alcuni parametri che sono fondamentali per la crescita di piante sane che diano produzioni genuine e saporite:
- Esposizione solare: la luce diretta a pieno sole è quella che dà i migliori risultati;
- Irrigazione: l’apporto regolare di acqua è prerogativa indispensabile per una crescita ottimale;
- Terreno: se possibile deve essere pianeggiante, di medio impasto, fresco e fertile;
- Difesa dalle avversità: è il miglior modo per ottenere una produzione favorevole;
- Scelta delle piante: in base al luogo e al periodo dell’anno in cui ci si trova.
Questi fattori, nel loro insieme, costituiscono le fondamenta di un agroecosistema dove l’uomo è il perno centrale che articola tutto il meccanismo di funzionamento: sarete VOI a fare la differenza.
Serve poco per avere un orto ricco che dia prodotti deliziosi, basta semplicemente seguire le nostre indicazioni su come coltivare gli ortaggi e raggiungere ottimi risultati.
Fase 1 – Preparare il terreno
- Effettuare per tempo e prima del trapianto una concimazione di fondo con concimi organici (es. letame maturo) oppure con concimi a lenta cessione da incorporare nel terreno.
- Effettuare una lavorazione profonda, almeno 15-20 cm cercando di non rivoltare gli strati di terreno, per migliorare l’approfondimento delle radici delle piante coltivate ed aumentare l’arieggiamento.
- Eliminare le erbe infestanti e gli eventuali sassi grossolani presenti.
Fase 2 – Trapianto
- Praticare i fori dove inserire le piantine; per agevolare questa operazione è importante che il terreno sia in “tempera” ossia leggermente umido; per ogni specie rispettare la densità di impianto così come riportato nella tabella sottostante.
- Assicurarsi che il colletto (parte del fusticino che sta sopra le radici) rimanga fuori dal terreno.
- Prima del trapianto bagnare le piantine nel contenitore o nella vaschetta in modo da umettare bene la zolletta.
- Subito dopo il trapianto irrigare per agevolare l’attecchimento della piantina nel nuovo substrato.
Fase 3 – Irrigazioni
- Attenzione all’eccessiva umidità presente nel substrato attorno alla pianta in quanto crea alla pianta una condizione di stress che favorisce il proliferare di numerose malattie fungine soprattutto nel periodo invernale;
- altrettanto dannosa è una situazione di aridità del substrato che compromette il normale accrescimento della pianta con conseguenti fisiopatie.
- Irrigare solo quando il substrato che accoglie la pianta è “quasi” asciutto;
- Annaffiare preferibilmente al mattino o il tardo pomeriggio, mai a pieno sole (la goccia può fungere da lente e ustionare la foglia) o la sera (eccesso di umidità che favorisce malattie);
- Utilizzare dell’acqua povera di calcare che riduce la crescita della pianta (scegliere possibilmente con valori di pH intorno a 6-6,5);
- Utilizzare per l’irrigazione acqua a temperatura ambiente per evitare shock termici alla pianta;
- Irrigare direttamente il substrato con un diffusore per non formare fossette e non bagnare direttamente l’apparato fogliare per evitare il proliferare di agenti biotici;
- Evitare condizioni di aridità seguite da eccessive irrigazioni in quanto provocano: aborto dei fiori o cascola, fisiopatie a carico del frutto (marciumi apicali o spaccature);
- il substrato va tenuto sempre leggermente umido prima della successiva irrigazione e mai farlo asciugare eccessivamente.
Fase 4 – Concimazioni
Come tutti gli organismi viventi, le piante hanno bisogno per il normale svolgimento delle loro attività vegetative di concimi specifici da somministrare periodicamente:
- Prima del trapianto concimazione di fondo.
- Fase iniziale di crescita: concimi ternari con rapporto equilibrato azoto (N) - fosforo (P) - potassio (K) + microelementi da alternare con concimi a base di calcio e magnesio; un alto titolo di azoto va stimolare la crescita vegetativa della pianta;
- Fase di fioritura e maturazione: concimi ad alto titolo di potassio che rendono la pianta più resistente e aumentano il grado zuccherino nei frutti.
Per le modalità di somministrazione e le dosi attenersi alle indicazioni riportate in etichetta.
Fase 5 – Raccolta
A seconda della parte della pianta usata nell'alimentazione, gli ortaggi si dividono in:
- ortaggi da frutto: cetriolo, zucchino, zucca, melone, anguria, peperone, melanzana, pomodoro
- ortaggi da fiore: carciofo (ortaggi ricchi di ferro e vitamina C), cavolfiore, broccolo, asparago
- ortaggi da seme: legumi (fava, pisello, fagiolo, cece, cicerchia, lupino) ricchi di amido e proteine
- ortaggi da foglia: lattughe, radicchio, indivia, borragine, spinacio, catalogna, cavolo, bietola
- ortaggi da fusto: sedano, finocchio, cardo
- ortaggi da radice: ravanello, carota, barbabietola, rapa, navone
- ortaggi da tubero: patata, topinambur
- ortaggi da bulbo: cipolla, aglio, scalogno, porro, cipollotto
Nella sezione del sito Impara l'orto alla voce Calendario sono riportati, in tabella, i giorni indicativi che intercorrono dal trapianto alla raccolta (maturazione delle parti edibili).
Rotazioni e Consociazioni
Uno dei fondamenti dell’agricoltura biologica consiste nell’abbandono della monocoltura, responsabile dell’impoverimento del terreno, della diffusione delle fitopatie e dello sviluppo delle infestanti.
Queste dannose conseguenze si possono riscontrare anche su piccoli appezzamenti di terreno, come gli orti familiari. È bene quindi introdurre la pratica delle rotazioni colturali e delle colture miste.
Rotazioni colturali o avvicendamenti
Si basano sull’alternanza di colture diverse nello stesso appezzamento.
Per trarre migliori vantaggi dell’avvicendamento colturale bisogna preferire, nella rotazione, l’alternanza tra:
- piante appartenenti a famiglie botaniche diverse (per ridurre il rischio legato alla trasmissione delle malattie);
- piante di differente sviluppo vegetativo (ortaggio a foglie, a frutti, a tuberi, etc.);
- piante che presentano esigenze nutritive differenziate.
Consociazioni o colture miste
- Come avviene in natura, dove le piante formano, a seconda del clima e del tipo di terreno, complesse associazioni costituite da centinaia di specie differenti, nella coltivazione mista i diversi tipi di ortaggi vengono coltivati contemporaneamente nello stesso appezzamento.
- In questo modo si evita la monocoltura e si valorizzano le complesse interazioni esistenti tra le piante.
- Grazie alle particolari caratteristiche degli essudati radicali, delle resine e degli oli essenziali prodotti, alcune piante sono in grado di stimolare (o in qualche caso reprimere) lo sviluppo di specie vegetali che crescono nella loro immediata vicinanza, o di scacciare determinati parassiti o attrarre insetti utili.
- Nella consociazione è da rivolgere massima attenzione alla scelta di piante che possano stare insieme senza danneggiarsi, sfruttando completamente lo spazio a disposizione.
- Alcune piante come le insalate, si prestano a essere consociate con quasi tutte le piante ortive; per altre invece la consociazione è limitata solamente ad alcuni ortaggi.
Le principali possibilità di consociazione sono:
- Pomodoro con patata, finocchio, lattuga, indivia, cipolla, ravanello;
- Cavolfiore con melanzana, patata, pomodoro, scarola, lattuga;
- Cipolla con sedano, spinacio, lattuga e cardo;
- Sedano con cipolla, aglio, spinacio, cavolo e lattuga.